21 maggio 2008

MIAOOO

MIAOOO
 
Un gatto scivolò
il pelo si rizzò
dal ramo alla grondaia
un balzo fin sull'aia
il ratto disse: ciaaao
detesto quel tuo miao
sparì tra i steli in fiore
squittendo di languore
per il gruviera ambito
perdinci non rubato!
Il gatto si lanciò
un altro lo imitò
un terzo lo seguì
la caccia incominciò
ma...presto si smorzò
per un richiamo strano
di gatta accalorata
la coda attorcigliata
pupilla dilatata
sembrava canticchiare
sistema il tuo compare
con quegli artigli scaltri
ne graffi cento altri
non sarà fatti invano
se poi sotto il divano
lontani dagli sguardi
d'umani un po' codardi
ti miagolerç piano
micione mio ti amo.
E in ciel scoppiò la luna
che regalò agli amanti
momenti d'effusioni
sicuro strabilianti
lasciando i contendenti
malconci e assai scontenti
con un immenso mare
di gatte da pelare.
(due righe per finire
riguardano il topino
che grazie a quel frangente
tornò sul suo bottino
e pieno d'emozione
ne fece indigestione.
 
Un saluto all' amico Boll autore della poesia che spero presto diventi nostro fertile compagno di viaggio.

2 Commenti:

Alle 27 maggio 2008 alle ore 18:51 , Blogger luciano tarasco ha detto...

mi autoincenso per legittima suspicione e nel medesimo frangente mi autodenigro per alibi alabardati ,poichè non so dove me ne andrò a parare,pertanto vi saluto con un saltino a piè pari e dispari(alle bambole del canon:bim bum boooom!)

 
Alle 28 maggio 2008 alle ore 09:42 , Blogger Piter ha detto...

Ciao Bol non vedo l' ora di leggere le tue puntute puntate di vitalità dirompente.

 

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