08 ottobre 2008

Telepappatoria.

Dopo mattinate più o meno nervose fatte di quotidiane incazzature, il popolo operaio si riversa sui tavoli di mense varie e i più fortunati sulla tavola di casa. Sotto lo sguardo di santa tele i più consumano in fretta e male il pranzo quotidiano. A troneggiare su tutto 'La prova del cuoco' una specie di dimostrazione di cosa si potrebbe mangiare se solo se ne avesse il denaro e il tempo. Con davanti la solita pasta, due fette di pane riscaldato e se va bene anche un bicchier di vino decente, il lavoratore medio si sintonizza sul programma più fantasmagorico dell' italica televisione.
Molti di noi ricordano ancora bene la scenetta dell' immenso Totò in 'Miseria e Nobiltà' quando dopo giornate passate a immaginare qualcosa da mettere sotto i denti, finalmente, davanti ad una terrina extralarge di spaghetti i commensali si gettavano sulla fumante montagna di vermicelli mettendosene in tutti i buchi disponibili, dalla bocca alle tasche dei pantaloni.

Eh, direte, ma quelli erano altri tempi. Già, c' avete ragione. Oggi si preferisce mangiare con la vista. Oggi si mangia guardando quelli che cucinano, assaporando gusti e profumi indotti dal tubo catodico (i più ricchi dai cristalli liquidi). Non è che la cosa mi risulti molto diversa.
Per non parlare del carattere falsamente infantile della trasmissione. Ad intervalli regolari vengono proposte canzoncine per bambini che dovrebbero servire a rendere il tutto più dolce, più ingenuo. E così dopo 'Il Coniglietto...' e 'Il Porcellino...' cantati con innocente phatos, i nostri supercuochi che cosa ti sbattono in padella? Il porcellino e il coniglietto, gli stessi che poco prima venivano accarezzati e coccolati come dei piccini bisignosi di coccole. Sadismo allo stato puro. Un bambino normale, uno che mette insieme le due cose e le confronta, come minimo ti chiederebbe 'Ma il coniglietto che avete appena pelato, squarciato, disossato e messo in padella è lo stesso che prima tenevate in mano dicendo 'bellino, ma quant'è bellino'?

Poi vi chiedete perchè i figli non vogliono mamme che li coccolino!? Sono bambini, mica cretini.
E' che mica vogliono fare la fine dei coniglietti e dei porcellini, prima così teneri (nel senso emozionale), e poi così teneri (nel senso gustativo). Ma allora perchè un programma tanto assurdo riscuote successo? E' proprio vero che la gente in fondo è sadica? Che cosa c'è di attraente nel vedere cadaveri di animali vari messi in ordine su piatti floreali e circondati da salse a base di ingredienti introvabili e abbinati a vini sofisticati e costosi più dell' intero pranzo medio della maggior parte degli abitanti del mondo dei ricchi? A cosa serve questa continua dimostrazione di opulenza e asinina insensibilità?

L' unica risposta decente è che piuttosto che guardare un telegiornale è meglio qualsiasi altra cosa, anche un programma insulso e ipocrita come 'La prova del cuoco'. Lì almeno le notizie non sono terroristiche e pilotate a cercare di convincerti che è meglio che te ne resti chiuso in casa perche fuori c'è un mondo infame che aspetta solo che tu esca per tagliarti le gambe. La paura è il vero perno della nostra società. L' induzione alla paura è il reato che da qualche anno stanno mettendo in scena quotidianamente giornali, telegiornali, assessori, intellettuali di regime e leccapiedi vari. C'è gente che non guarda più nemmeno fuori dalle finestre di casa sua perchè 'chissà che cosa potrebbe succedergli'. C'è gente che le tapparelle le tiene chiuse, tanto non servono più. Un popolo di terrorizzati è la risultante dell' immensa campagna di convincimento che è stata messa in atto volutamente dai nuovi occupanti del potere. Un popolo di terrorizzati è la stessa politica che consente alla mafia di fare e disfare a suo piacimento. Un popolo che ha paura di vivere è la manna per gente corrotta e trafficona che sulla debolezza della gente costuisce la sua fortuna.
Eppure non siamo l'Afganistan, o si?

Ecco allora che le finestre sono state sostituite con gli schermi televisivi. Quello che succede fuori da casa tua non è più quello che vedresti se solo guardassi con i tuoi occhi, quello che succede fuori te lo fa vedere direttamente la tele ed è reale, più reale della realtà. Non si crede ai propri occhi, ma si crede alla falsa rappresentazione della realtà messa in scena dai buffoni di corte, chiamarli giornalisti mi pare troppo. Guardi il meteo quando basterebbe che provassi ad alzare le tapparelle per sapere. Guardi i telegiornali e ti nutri di fatti e notizie confezionate e modellate per renderti un' innocua pecora da gregge. Il pensiero comune è pilotato da gente che ha studiato come farti reagire a suo piacere. Ti viene offerta la cultura del cretino, quella che basa tutte le sue leggi sul fatto che noi siamo sempre nel giusto e gli altri non contano un cazzo.

'Hei ciccio, ma noi siamo italiani.'
E cioè?
'Cioè a noi ci piace di mangiare, di bere e di farci gli affari nostri, e se ci togli il piacere di mangiare è come se ci togliessi...l' aria.'
STICAZZI!! Ad averlo saputo invece che star quì a parlare di giustizia equa, di difesa dei diritti dei più deboli, di una società che premia il migliore, di un' informazione corretta, di uno sviluppo ecocompatibile, della fine dei privilegi, di un futuro senza dipendenze energetiche, del potere dell' immaginazione e della forza della conoscenza si poteva semplicemente promettere caviale, champagne e 'Cchiu pilu pe tutti', come dice Cetto Laqualunque.
'Ma bravo, solo adesso ci arrivi, e come pensi che si faccia a vincere le elezioni?'

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