20 luglio 2010

Fare musica digitale (2).

COSA SERVE

Nel nostro caso faremo in modo che basti il solo pc e poco altro perché lo scopo da raggiungere è riuscire a capire come funziona un sequencer audio-MIDI e fare musica per divertimento.
In realtà per completare un piccolo ma funzionale home-studio-recording c'è bisogno di mettere insieme un sequencer, una tastiera e degli expander rack di suoni. La soluzione con i rack esterni nel tempo è diventata lo standard per le esecuzioni dal vivo, ma obsoleta per la composizione home-recording, dato che nell'hard disc di un personal computer attuale c'è spazio più che sufficiente per stoccare un certo numero di VST, strumenti virtuali.
Per mettere in collegamento tastiera (o chitarra o voce) e sequencer c'è bisogno di un'interfaccia MIDI in quanto solo i computer nati per uso musicale posseggono almeno un ingresso MIDI, indispensabile per raccogliere i dati che arrivano dallo strumento. Alcune case offrono tastierina e interfaccia in un unico pacchetto e pure a cifre molto abbordabili. Chiaramente tutto dipende dal grado di qualità che si vuole raggiungere.
Un sistema corretto prevede l'uso di una master keyboard pesata a 7 ottave, un'interfaccia multy MIDI, degli expander, un buon microfono, amplificatore e casse bilanciate, ottime cuffie e naturalmente un computer con processore di almeno un giga di RAM e scheda audio professionale.
Questo non significa che non si possa suonare anche con configurazioni molto ridotte, per esempio col solo pc. Il fatto è che non si capisce cosa uno suoni visto che non si può considerare il pc uno strumento musicale. E' anche vero che volendo esistono dei plug-in che trasformano la tastiera del pc in una specie di tastiera musicale, vedi Trollo, ma è certo che c'è un'enorme differenza tra il suonare dei tasti e suonare delle lettere.

In questa guida vedremo come riuscire a combinare qualcosa di decente affidandoci semplicemente al pc. Quindi niente tastiera, niente interfaccia, niente casse, niente periferiche esterne solo ed esclusivamente il vostro personal computer. Naturalmente nessuno vi impedisce di usare una tastiera se l'avete. Nel qual caso dovreste ritrovarla tra le funzioni di traccia, l'icona con chiave e cacciavite incrociati, nella voce MIDI> imput. Ricordatevi di abilitare il MIDI imput dello strumento che avete caricato. Ulteriori notizie le trovate nella guida in linea al paragrafo MIDI settings.
Per tutti un'unica fondamentale necessità: almeno degli auricolari decenti per favore. Gran parte del lavoro di studio è fatto con le orecchie occupate. Se avete delle cuffie o degli auricolari da 5 euro presi al mercato domenicale sotto casa non potete aspettarvi niente, perciò spendete quei 50/90 euro e prendetevi degli auricolari discreti che rispondano a tutte le frequenze dell'udibile. A tal proposito ci sarebbe da affrontare anche la questione della scheda audio e dello spettro delle frequenze ma per il momento lasciamo stare anche se per fare buone cose una scheda audio che in risposta non enfatizza o taglia sarebbe il massimo.
Volendo ci sarebbe un piccolo programmino che analizza il segnale in uscita della vostra scheda audio, l'RMAA (http://audio.rightmark.org/).
Il problema è che una volta verificate le pecche della scheda poi si dovrebbe andare in cerca delle contromisure per bilanciare il segnale in uscita e la questione comincia a farsi troppo complicata per una piccola guida come questa.

I SEQUENCER

-Da Wikipedia: Con l'avvento negli anni ottanta del protocollo MIDI le possibilità dei sequencer si ampliarono: Il MIDI permetteva di trasmettere 16 esecuzioni polifoniche contemporaneamente con tutto il relativo corredo di espressioni esecutive. Ma questo di per sé grande salto di qualità fu ampliato da un altro salto di qualità che all'epoca la tecnologia stava compiendo: il computer da pachidermico strumento sperimentale dalle prestazioni modeste acquisiva sempre maggiori capacità di calcolo a costi e ingombri sempre minori, così da diventare sempre più un oggetto comune. Aziende come Atari e Commodore producevano macchine a 16 bit alla portata del proprietario di uno "studio", e fu così che il computer cominciò ad essere utilizzato come sequencer, grazie a opportuni software e alle interfacce MIDI che lo mettevano in comunicazione con qualsiasi apparecchiatura compatibile.-

Ci sono numerevoli sequencer per chi volesse provare a cercare. Si va dai più semplici ai più complessi, da quelli gratuiti a quelli che ti spennano. Trovare il sequencer giusto per le proprie esigenze è un po' come trovare il vestito per fare il testimone di nozze. Una cosa lunga e fastidiosa, si va per tentativi. Tanto per darvi qualche imput eccovi un elenco da spulciare:

AUDIO + MIDI sequencer. In Wiki trovate i link per ognuno.

* Acid * Anvil Studio * AudioMulch * Audition * Babya Logic * Cubase / Nuendo / Sequel * Digital Performer * DreamStation * EnergyXT * FL Studio * FolkStudio * GarageBand * Live * Logic Pro * Macaw * Making Waves * Metro * Mixcraft * MU.LAB * MultitrackStudio * MusE * Music Studio Independence * n-Track * Ohm Studio * Orion * Podium * Project5 * Pro Tools * Qtractor * Quartz Studio * REAPER * Record * Rosegarden * Samplitude / Sequoia / Music Studio / Music Maker * SAWStudio * SONAR / Home Studio / Music Creator / Guitar Tracks Pro * Studio One * Temper * Tracktion * Turbo Play * Usine * Wired, e quello che useremo come riferimento per questa piccola guida che è * LMMS. (http://lmms.sourceforge.net/)

La cosa importante da sapere è che qualsiasi sequencer decidiate di usare le basi per il loro uso sono simili.

Un sequencer è formato principalmente dalla pagina del multitraccia con la colonna degli strumenti e le righe di partitura, parti dove lo strumento suona sulla linea del tempo.
Tra le decine di possibilità, e volendo offrire solo le nozioni indispensabili per la composizione musicale digitale, ho deciso di adoperare un sequencer open source come riferimento ideale, quindi a costo zero. D'altra parte non è che tutti aspirano a diventare ingegneri o avvocati o astronauti, molti sono interessati più che altro a capire come funziona il tutto e non hanno mire da star.
Il più compatto ed interessante a mio giudizio è l'LMMS, un sequencer nato in ambiente Linux ma che ha distribuzioni anche per Windows e Mac.
Se volete seguire passo-passo questa guida scaricate la versione adatta alla vostra macchina e lanciate il programma. Se avete un altro sequencer montato e volete usare il vostro non è un problema, tutti i sequencer sono fondamentalmente simili e le procedure descritte in questo manuale vanno bene per qualsiasi software.
Nella fase di installazione è il programma stesso a cercare gli elementi che gli servono e nel caso che uno abbia installati dei driver ASIO per la sincro del suono sarà lui a caricarli. Nel caso che il vostro pc non abbia driver specifici LMMS è provvisto di una configurazione base che gli permette di girare lo stesso. Non ho nessuna voglia di tediarvi adesso con nozioni su tutta una serie di componenti, sappiate comunque che un buon rapporto tra i driver ASIO e il vostro computer è fondamentale per far girare il sequencer più velocemente e regolarmente possibile.
Affronteremo la questione in dettaglio nel prossimo capitolo.

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2 Commenti:

Alle 11 agosto 2010 alle ore 14:05 , Anonymous Gulio ha detto...

Cura deve essere reale, che utilizza il driver corretto per esso, altrimenti l'intera installazione è gratuita.

 
Alle 12 agosto 2010 alle ore 11:24 , Blogger Piter ha detto...

Ciao Giulio, scusa ma non capisco a cosa ti riferisci. Se ti riferisci a LMMS non hai bisogno di installare driver ASIO perchè il programma non li richiede, gira di suo. Gli altri sequencer in genere forniscono i loro Driver, comunque è possibile che uno incontri lo stesso delle difficoltà per questo ho consigliato i Driver della www.asio4all.com, che funzionano, sono gratuiti ed hanno una configurazione facile.

 

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