31 gennaio 2010

Outsider.

Purtroppo è stata una scoperta tardiva, infatti finisce oggi questa meravigliosa mostra dedicata agli outsider.
Questo comune si è meritato una valanga di critiche per tutte quelle decisioni che stanno facendo diventare Verona il cimitero delle occasioni perdute. In mezzo a tutte le assurdità combinate ogni tanto qualcuno riesce a fare il miracolo e a proporre delle cose veramente interessanti. E' il caso di questa mostra, un vero gioiello in mezzo a tanta insulsa brodaglia.
Un percorso veramente emozionante tra porte che, anche se non hanno muri che le reggono, sono comunque porte chiuse, e opere sorprendenti per la lucidità tecnica e psicologica dei loro autori.
Alchimie dell'arte:Martino di Conti - senza titolo





La mostra raccoglie oltre 400 opere frutto della creatività di quegli artisti, spesso sconosciuti, che hanno vissuto l'esperienza della malattia in uno dei centri di salute mentale del Triveneto.


Nel corso dell'ultimo anno, psicologi, infermieri e operatori sanitari, hanno collaborato con Janssen-Cilag per individuare, all'interno degli atelier protetti di numerose aziende sanitarie del Triveneto, artisti eccellenti, il più delle volte ignorati ma meritevoli di avere un palcoscenico di prestigio.

Diego Salezza - senza titolo
Le opere di questi artisti appartengono all'Outsider Art, sono realizzate al di fuori e ai margini dei luoghi deputati alla produzione e fruizione della cultura "ufficiale" da persone senza formazione accademica, visionari, irregolari nel linguaggio creativo come nella vita.

Janssen-Cilag, ideatore e promotore della manifestazione, impegnata da 50 anni nel trattamento delle psicosi, desidera in questo modo dare il proprio contributo nella cura e nella valorizzazione del "modo di esprimersi" del pazienti, consapevole di come la cura non si debba esaurire nel solo farmaco o nella terapia volontaria. 

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