10 aprile 2010

Padaniran

L'Italia è una potenza nucleare
in franchising. La licenza, dalla fine della seconda guerra mondiale,
l'abbiamo ottenuta dagli Stati Uniti. Sul nostro territorio ci sono
ordigni nucleari americani pronti a essere caricati su un bombardiere e
lanciati su uno Stato canaglia a scelta. Nel blog in questi cinque anni
sono state riportate tutte le informazioni possibili sui depositi
nucleari di Aviano e Ghedi
Torre
contenenti 90 testate nucleari. Fotografie
dall'alto dei siti, tipo di ordigni, servizi, interviste, documenti.

Un rapporto del
Dipartimento della Difesa Usa ha valutato il potenziale distruttivo
pari a 900 volte Hiroshima. Il documento
fu ordinato Roger Brady, comandante dell'Air Force in Europa, dopo che
un B52 trasportò per errore sei testate atomiche sorvolando
gli Stati Uniti. Nel rapporto si rilevano: "problemi di
edifici di supporto, alle recinzioni dei depositi, all'illuminazione e
ai sistemi di sicurezza, a guardia delle basi vi sono soldati di leva
con pochi mesi di addestramento
".

Nella base di Ghedi Torre, alcuni anni fa, un gruppo di ragazzi
improvvisò un picnic per una
mezz'ora prima di essere identificato. Era un test per verificare le
misure di sicurezza che fu documentato in seguito dalla televisione
svizzera italiana. I nostri vicini sono da sempre preoccupati di un
incidente nucleare a due passi da casa loro. Può capitare.
L'imponderabile è sempre in agguato. Un'esplosione dovuta a
un errore umano o a un attacco terroristico
cancellerebbe dalla carta geografica il Nord Italia e parte dei Paesi
confinanti. Addio Padania.

In Italia nessuna reazione, eppure per Pdl e Pdmenoelle chi si
preoccupano dell'Iran nuclearizzato almeno
una volta alla settimana, ospitare un numero di testate sufficienti a
spazzare via la vita dall'Europa dovrebbe essere un problema
fondamentale. Una questione di vita e di morte. Persino la rivista TIME
si è posta in un recente articolo
dal titolo. "What to do about Europe secret nukes"
(Cosa fare con le testate nucleari segrete dell'Europa) la domanda: "Is
Italy capable of delivering a thermonuclear strike?
"
(L'Italia è capace di effettuare un attacco termonucleare?).
Secondo il TIME, In caso di guerra l'Italia, in virtù di un
accordo sottoscritto durante la Guerra Fredda,
potrebbe acquisire il controllo delle
bombe termonucleari B61 presenti sul suo territorio.

La presenza di ordigni nucleari in Italia è contraria al
Trattato di non proliferazione nucleare (NPT), oltre che
antistorica a vent'anni dalla caduta del muro di Berlino. Le bombe made
in USA devono ritornare al loro Paese di origine. Loro non si
arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.



da Beppe Grillo Padania
nucleare

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